Terza parte -
Continuano le vicissitudini della Squadra K in questa terza, esaltante avventura ai confini stessi della realtà
A differenza del “Mondo dei Grimm”, il precedente romanzo della saga
Squadra K, ovvero la “Luce di Mille Soli”, ha sofferto di un “parto” travagliato che ne ha ritardato la pubblicazione di circa un anno e mezzo. Dopo l’onda del personale entusiasmo che ha fatto
seguito alla pubblicazione del primo racconto della saga, questo nuovo “lavoro” è andato invece via via impantanandosi in continui ritardi causati da vari fattori, non ultimo quello di una necessaria
rielaborazione del testo che ha portato alla riduzione di ben 150 pagine rispetto alla prima stesura, giudicata infarcita di troppe inutili ripetizioni e che, almeno a giudizio di chi si è fatto
carico dell’attività di revisione, appesantivano troppo il fluire della trama. Rimettere insieme le varie parti revisionate è stata un’attività lunga e complessa, rallentata anche dalle attività di
progettazione del sito internet di Squadra K e dalla traduzione in inglese dello stesso “Mondo dei Grimm”: tutte attività collaterali che hanno fatto ritardare la prima pubblicazione della “Luce di
Mille Soli” fino al dicembre 2018.
In tutto, circa tre anni di lavoro: un arco temporale dove diverse
cose sono state cambiate e aggiustate nella trama della seconda parte della saga, specialmente per gli eventi relativi a quanto accaduto nella fatidica “grotta” dove sono scomparsi Marchand e
Lefèvre. Chi ha letto questo racconto sa già a cosa mi sto riferendo, chi non lo ha ancora fatto potrebbe magari trovare utile leggere la “Luce di Mille Soli” prima di continuare con questa nuova
lettura.
Ad ogni modo, a beneficio di chi ha già seguito l’intera trama delle
vicissitudini della Squadra K desidero qui richiamare l’evento finale del Prologo della seconda parte, quando viene narrata la discesa notturna nella misteriosa grotta sui Pirenei da parte del neo
vescovo Marchand e del vicario Lefèvre. I due uomini si addentrano nell’oscurità lasciando di guardia all’esterno i loro due compagni diaconi: a questi ultimi due sventurati viene in particolare
affidato in custodia anche tutto il bagaglio con le reliquie costituenti il leggendario “tesoro dei Catari”. Ora, chi ha letto il racconto sa che qualche minuto dopo che Marchand e Lefèvre sono
scomparsi nel fondo della grotta accade un “qualcosa” che avrebbe terrorizzato i due diaconi rimasti di guardia all’esterno, inducendoli a una fuga precipitosa; soprattutto abbandonando lì tutto il
loro bagaglio. La cosa se vogliamo divertente, che in determinate situazioni rende appassionante l’arte della scrittura, è che al momento di descrivere questa scena non avevo ancora la più pallida
idea di cosa stesse accadendo all’interno della grotta tale da spaventare a morte i due poveri diaconi all’esterno! Tuttavia, in realtà a suo tempo non me ne preoccupai molto perché pensavo che avrei
affrontato tale questione nel terzo racconto della saga, che poi sarebbe il romanzo che avete ora qui tra le mani. Col senno di poi mi sono avveduto che ciò sarebbe stato un errore.
L’aver pubblicato in ritardo “La Luce di Mille Soli”, infatti, ha
consentito di intervenire in fase di revisione del romanzo riscrivendo quasi per intero la parte finale del Prologo. Ma non solo: sono state gettate anche le basi per questo nuovo terzo racconto
della saga Squadra K, in particolare grazie all’inserimento di un nuovo “attore” nella disputa che vede già contrapposte due entità arcane per il possesso degli antichi manufatti che consentono di
manipolare la Realtà. Tale attore è rimasto finora nell’ombra, tuttavia abbiamo “intravisto” (se così si può dire) un suo arto gigantesco e mostruoso sbucare dal buio della grotta per afferrare, con
un unico gesto, le bisacce contenenti il tesoro dei Catari e trascinarle chissà dove con sé nell’oscurità.
Dunque, quello che desideravo puntualizzare in questa piccola
prefazione è che quella scena tenebrosa era totalmente nuova, con un nuovo personaggio aggiunto solo all’ultimo momento quando il resto del romanzo era già stato scritto! Ed inoltre - particolare non
da poco - so anch’io finalmente cosa è accaduto a Marchand e Lefèvre. Il che non è da disdegnare, no?
In questo nuovo terzo capitolo avrete perciò finalmente modo di fare
la conoscenza da vicino di questo nuovo personaggio e di tanti altri, anche loro assai poco raccomandabili. La Squadra K avrà sicuramente il suo bel daffare, questo è certo, come mai forse prima
d’ora.
Venite, dunque, e statemi accanto mentre scendiamo insieme
nell’oscurità.
Se osate.